TY - JOUR AU - Barbera, Lucio Valerio AU - Nottoli, Giorgio PY - 2019/12/30 Y2 - 2024/03/28 TI - Stanza di Suono: la ricerca | Room of Sound: the research JF - L'architettura delle città  - The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni JA - L'ADC VL - 11 IS - 15 SE - L'Architettura delle città-The Journal of Scientific Society Ludovico Quaroni DO - UR - http://architetturadellecitta.it/index.php/adc/article/view/237 SP - AB - <p>Nel 1977, nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dal 5 al 20 marzo, si svolse il XIV Festival di Nuova Consonanza, associazione di musicisti e compositori raccolti attorno a Franco Evangelisti, fondata 18 anni prima per promuovere la musica contemporanea e d’avanguardia. Il Festival fu tecnicamente organizzato da Vittorio Consoli, ingegnere, cultore di musica, appassionato ricercatore sui rapporti tra spazio e suono. Per 15 giorni nell’atrio della Galleria Nazionale si condussero indagini sperimentali sull’interazione tra spazio e musica, tra musicisti ed elaboratore con il supporto di opere musicali, tra le altre, di Mauro Bortolotti, Domenico Guàccero, Aldo Clementi, Franco Evangelisti, Luigi Nono, Alessandro Sbordoni, Edgard Varèse, Leo Küpper, Giorgio Nottoli. L’atrio della Galleria Nazionale è uno spazio estremamente riflettente, assolutamente non musicale. La grande cupola acustica di 100 altoparlanti, animati da altrettanti canali audio, realizzata da Vittorio Consoli con il contributo fondamentale di Leo Küpper, fu avvolta in una nuvola di palloni aerostatici colorati, non perfettamente gonfiati, che dettero alla sala le necessarie qualità acustiche e all’evento uno straordinario spirito di grande festa collettiva della sperimentazione musicale; uno spirito che forse ancora traspare dalle antiche foto in bianco e nero e che avvolge ancora le figure dei tre principali protagonisti dell’evento: Franco Evangelisti, Leo Küpper e Vittorio Consoli. Data l’epoca, si trattò di un esperimento di spazializzazione non virtuale, ma reale della musica; i suoni, generati da un imponente elaboratore analogico potevano essere indirizzati differenziatamente verso ciascuno degli altoparlanti e spostati dall’uno all’altro per mezzo di un mixer autocostruito.</p> ER -