Presentazione

Authors

  • Ludovico Micara

Abstract

Il tema degli “ordini†in architettura copre un campo vastissimo di teorie, studi ed esperienze progettuali, declinate prevalentemente nel pensiero architettonico della tradizione occidentale. Ma gli ordini architettonici classici hanno costituito anche un canone, un codice e un linguaggio perché l’architettura parlasse, si trasmettesse e producesse significati. Quello che qui veramente interessa è la ricerca di produzione di significato attraverso l’architettura. In questo senso gli ordini, ma soprattutto la loro trasgressione o variazione, sono state uno strumento fondamentale. Cito Ludovico Quaroni: «Gli ordini sono serviti ai Greci, agli Etruschi, ai Romani, ai romanici, agli architetti del Rinascimento, del Barocco, del Classicismo per fare altrettante architetture, una diversa dall’altra, una in opposizione, spesso, all’altra». E ancora: gli ordini «erano solo ‘componenti’ delle progettazione, cioè elementi che si prendevano pari pari dal manuale per usarli poi in modo del tutto libero, in quei contesti sintattici, di cui i manuali non hanno mai parlato, ovvero erano elementi che si prendevano per lavorarci sopra e trasformarli così in una cosa diversa da quella che “insegnava†il manuale». Il tema degli “ordini†quindi è una risposta parziale ad una domanda molto più ampia magistralmente espressa da Heinrich Wölfflin nella prefazione ai suoi Prolegomeni a una psicologia dell’architettura, scritto nel 1886 dall’autore appena ventiduenne come dissertazione inaugurale alla facoltà di filosofia dell’Università di Monaco: «come è possibile  che delle forme architettoniche siano espressione di un’anima, di una Stimmung»? «Io mi stupivo del fatto che la cultura dotta non aveva praticamente risposte a queste questioni. Tanto interesse e cura sono consacrati a problemi analoghi nella musica, mentre l’architettura non ha mai beneficiato di una tale attenzione né da parte della psicologia, né da parte della teoria artistica». Considerazione in gran parte condivisibile anche oggi!

References

Ludovico Quaroni, L’architettura delle città , Sansaini Editore, Roma, 1939.

Ludovico Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Gabriele Mazzotta editore, 1977.

Winckelmann, Il bello nell’arte. La natura, gli antichi, la modernità , a cura di C. Franzoni, Giulio Einaudi, 2008.

Johann Joachim Winckelmann, Pensieri sull’Imitazione, a cura di Michele Cometa, Aesthetica Edizioni, 2014 (1992).

Heinrich Wölfflin, Prolegomena zu einer Psychologie der Architektur, 1886. Edizione francese: H. Wölfflin, Prolégomènes à une psychologie

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Published

2015-07-29

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Section

L'Architettura delle città-The Journal of Scientific Society Ludovico Quaroni

How to Cite

Presentazione. (2015). L’architettura Delle città  - The Journal of the Scientific Society Ludovico Quaroni, 3(6). http://architetturadellecitta.it/index.php/adc/article/view/110