La strada come spazio collettivo della cittÃ
Abstract
La crisi dello spazio pubblico nella città ‘moderna’ ha una storia ‘antica’. Tale crisi è connaturata al procedimento stesso di trasformazione della città e alla prassi del progetto della città moderna, che di fatto non costruisce alcuno spazio pubblico all’esterno degli edifici. Poco o nulla viene elaborato per produrre spazi collettivi che possano essere comparati, anche lontanamente, all’antica Agorà . Nella storia recente, l’abitazione continua a essere il principale oggetto di trasformazione e sperimentazione, mentre ancora poche sono le riflessioni sullo spazio esterno come strumento di organizzazione della vita sociale. Tra le numerose ricerche poche si occupano, come quella che Rudofsky svilupperà negli ‘anni americani’, sulla potenziale influenza che lo spazio aperto può avere sul piano organizzativo, così come sulle relazioni che può generare. Ciò che accomuna la serie di mostre presentate e curate da Rudofsky al MoMA di New York è la proposizione della strada come luogo collettivo. L’opera, la ricerca, le mostre di Rudofsky anticipano il disagio del panorama urbano contemporaneo, che esclude la vita all’esterno degli edifici, dando avvio a un processo in cui, paradossalmente, l’architettura della città contemporanea tende sempre più a essere una faccenda privata, che appartiene al committente e all’architetto, non più responsabile verso tutti. Rudofsky presentando un vasto repertorio di luoghi collettivi come strade, percorsi coperti, logge, scalinate, organizza un catalogo di possibilità e dimostra quanto e come questi elementi di costruzione della città possano avere un ruolo fondamentale per lo spazio pubblico.
References
Stanford Anderson (editor), On Streets, MIT Press, 1978
Walter Benjamin, Das Passagenwerk, Gesammelte Schriften, Suhrkamp Verlag, 1982
Georges Candilis, L’esprit du plan de masse de l’habitat, l’Architecture d’Aujourd’hui, 57, 1-7, 1954
Edwin Cerio (1939, aprile, 9). La Piazza, Il Belvedere, Capri, 1939
Serge Chermayeff, Christopher Alexander, Community and privacy. Toward a new architecture of humanism, NY: Doubleday 1964
Arthur Drexler, Bernard Rudofsky, MoMA Press Release n. 91, 1961
Engels, Friedrich, Zur Wohnungsfrage, Der Volksstaat, p. 51-53; p. 103-104, 1872
Aldo van Eyck, Vers Une Casbah organisée, Forum n.248, 1959
Eyck, Aldo van, Architecture of Dogon, Forum, n. 116-121, 1961
Walter Gropius, Flach, mittel oder hochbau?, Das Neue Frankfurt, 2, 22-34, 1931
Peter Hall, The World Cities, Weidenfeld and Nicolson, 1966
Jane Jacobs, Downtown is for people. In W. H. Whyte (ed.), The Exploding Metropolis (pp. 157-181), NY: Doubleday, 1958
Jane Jacobs, The Death and Life of Great American Cities, NY: Vintage Books, 1961
Le Corbusier, Vers une architecture, Les edition P. Crés, 1923
Le Corbusier, La Charte d’Athènes, Editions de Minuit, 1943
Adolf Loos, Trotzdem: 1900-1930, Brenner, 1931
Kevin Lynch, The Image of the City, MIT Press, 1960
Kevin Lynch, The View from the road, MIT Press,1964
John Maas, Review: Streets for People, The Saturday Review n.29, 1969
John William Reps, Town Planning in Frontier America, Princeton University Press, 1965
Bernard Rudofsky, Capresisches, Anacapresisches, Monatshefte für Baukunst und Städtebau, XVII, Heft 1, Bauwelt-Verlag, 1934
Bernard Rudofsky, Non ci vuole un nuovo modo di costruire ci vuole un nuovo modo di vivere, Domus n.123, p. 6-15, 1938
Bernard Rudofsky, Serge Chermayeff: i mali, i pericoli e la possibile salvezza, del moderno abitare urbano, Domus n. 410, p. 45-46, 1964
Rudofsky Bernard, Architecture Without Architects, NY: MoMA, 1964
Bernard Rudofsky, Praise of Stair, Horizon n. 4, p. 79-87, 1694
Bernard Rudofsky, Streets for People, NY: Garden City, 1969
Bernard Rudofsky, Covered Streets?, Horizon n. 4, p. 79-87, 1969
Bernard Rudofsky, The prodigious builders, Harcourt Brace, 1977
Gordon Simmons, Review, On Streets. Chicago Journal n. 4, p. 356, 1981
Allison Smithson, How to recognise and read Mat-Building, Architectural Design n. 573, 1974
Allison Smithson & Peter Smithson, Cluster City: A New Shape for the Community, The Architectural Review n. 730, p. 333-336, 1957